Lun. Apr 22nd, 2024

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Scrivere un Libro. Parole e Illusioni

6 min read
scrivere un libro

Scrivere un libro e pubblicarlo? Vediamo come

scrivere un libro

Autore: Roberto Zaretti

Scrivere un libro è il sogno di molti. Nell’immaginario collettivo, lo scrittore affermato gode di fascino, popolarità, agiatezza economica. Questo è lo stereotipo che passano i film, specie quelli di Hollywood, dove lo scrittore vive sempre in una splendida villa in riva al lago e lavora quando ne ha voglia.

Come stanno davvero le cose? Quali sono le possibilità di scrivere un libro e di vederselo pubblicare? Soprattutto, si può vivere di parole?

Cominciamo a dire che la realtà, specie in Italia, non è esattamente idilliaca. Il vecchio detto per cui sono più le persone che scrivono rispetto a quelle che leggono sarà pure un’esagerazione, ma non del tutto distante dalla realtà.

Scrivere un libro è il sogno di molti, si diceva. Qualcuno lo realizza pure, magari con anni di sacrifici, di tentativi falliti, ma quante sono le possibilità di vederselo pubblicare? Le case editrici pubblicano i libri degli esordienti, qualora non siano visibili in televisione o non giochino a calcio?

In Italia gli scrittori che vivono di libri si possono contare sulle dita di una mano. Chi più chi meno, tutti hanno un’attività principale, che integrano con la pubblicazione di libri. Ci sono giornalisti, insegnanti, medici, insomma persone che comunque svolgono un’attività dalla quale percepiscono un reddito, e per le quali il successo letterario, magari confinato a una sola opera, rappresenta una gratificazione personale e, perché no, economica, ma quasi sempre fine a sé stessa.

Tuttavia, non è quasi mai la leva economica a motivare il fatto di scrivere un libro, se non appunto per quei pochi professionisti che possono permetterselo, bensì quella emotiva, riassunta nella gratificazione di sapere che quanto scritto venga letto da altri, e che il libro possa apparire nella vetrina di una libreria piuttosto che su Amazon o nei cataloghi online di Mondadori e Feltrinelli.

Molto spesso, pubblicare un libro, specie se un manuale o un testo specializzato, se fatto bene può conferire autorevolezza all’autore, e diventare un vero e proprio biglietto da visita per il brand personale. Ritengo, anche in base alla mia esperienza diretta, che tale sia, e debba essere, la motivazione principale di un professionista che ambisca a diventare il punto di riferimento nel proprio settore.
Una sorta di passaggio obbligato, per intenderci.

Vediamo ora quali sono le possibilità, non tanto di scrivere un libro, questo lo lascio alla vostra creatività, bensì di pubblicarlo.

1. PUBBLICAZIONE A PAGAMENTO
Si tratta in pratica di pubblicare a proprie spese. Questa strada in passato è stata seguita da molti scrittori, poi diventati celebri. Il caso più noto è forse quello di Alberto Moravia.

Case editrici disposte a pubblicare la vostra opera dietro pagamento ne trovate a centinaia. Alcune lo dicono chiaramente, altre lasciano intendere di aver letto la vostra opera, di averla reputata straordinaria e di essere disposte a pubblicarla.  A condizione che ne acquistiate qualche copia, giusto per pagare le spese. Diciamo trecento esemplari a prezzo scontato. Stiamo parlando di 2000 o 3000 Euro circa.

Quando svariati anni fa pubblicai il mio primo romanzo, Holzomono, e pensai di spedirlo a pioggia a tutte le case editrici che mi riuscì di trovare, ricevetti proprio lettere prestampate di tale tenore. Non mi rassegnai. Impiegai quasi tre anni per trovare una casa editrice disposta a pubblicare a titolo non oneroso, ma alla fine riuscì a farlo.

Il problema principale è che, pur decidendo per puro narcisismo di pubblicare a pagamento, molto spesso queste case editrici, o pseudo tali, non hanno alcun sistema di distribuzione nelle librerie, e di fatto il vostro libro rimarrà confinato nei meandri di un codice ISBN che nessuno cercherà mai. Tralasciamo poi l’aspetto della promozione, totalmente a carico dell’autore.

Unico aspetto positivo: appunto, l’emissione di un codice ISBN, una delle prime cose che chi pensa di scrivere un libro e di pubblicarlo dovrebbe verificare, fa si che l’opera sia presente nei vari cataloghi online, andando quindi a brandizzare il vostro nome e a incrementare i risultati nei motori di ricerca.

Personalmente sconsiglio di percorrere questa strada.

2. STAMPA SU ORDINAZIONE

Con tale sistema, sempre a titolo oneroso, si pagano le sole copie stampate, nell’istante in cui ci sia l’esigenza di farlo. In pratica si realizza l’opera in formato pdf, con tanto di copertina, e si affida la stampa a siti specializzati, che all’occorrenza si occupano anche di spedirla a destinazione se qualcuno la ordina.

Interessante il fatto che non ci siano costi preventivi da affrontare, né copie da archiviare in soffitta in attesa che vengano vendute. Per contro, generalmente non hanno un codice ISBN, e sono di fatto invisibili sul mercato. Rispondono quindi a esigenze specifiche, come quelle di pubblicare un manuale o un testo tecnico da vendere nei canali alternativi rispetto alle librerie.

Se state pensando di scrivere un libro e di pubblicarlo secondo tale tecnica trovate di seguito qualche link

3. STAMPA DIGITALE

Questo sistema è indicato a chi intenda scrivere un libro e realizzarne un numero limitato di copie, da vendere online tramite il proprio sito, durante corsi o conferenze, manifestazioni o altro. Insomma, anch’esso con canali alternativi rispetto alle librerie.

La stampa digitale, a differenza di quella tradizionale, consente di poter stampare anche poche decine di copie, senza che ciò vada ad alzare drasticamente i costi. A differenza della stampa su ordinazione, in questo caso non si attende di avere richiesta del libro per stamparlo, cosa che diventerebbe difficile da proporre al pubblico, bensì se ne stampa preventivamente un numero limitato di copie.

4. EBOOK

Da anni sono presenti sul mercato nazionale editori specializzati in ebook. Va detto che tale formato trova applicazione soprattutto per manuali tecnici e guide, molto meno per romanzi e pubblicazioni generiche.

Considerato che la realizzazione di un ebook, ma anche di un audiobook e di un videobook, ha un costo inferiore rispetto a quella tradizionale, scrivere un libro e vederselo pubblicato, sempre che sia di buona fattura, diventa una strada percorribile.

Svantaggio di tale operazione è senza dubbio la pressoché inesistente remunerazione per l’autore, che però ha una contropartita per quanto riguarda la popolarità, considerato che le opere finiscono in automatico in tutte le librerie online.

Questa è la strada che ho seguito per due delle mie opere, IL LIBRO DELLA VITA e LAVORARE IN FRANCHISING, edite dalla Bruno Editore (le trovate entrambe nella colonna a lato). Tali opere, oltre ad essere nella disponibilità dell’editore, quindi sul suo sito, sono presenti su Amazon, nelle librerie on line di Mondadori, Feltrinelli, Il Giardino dei Libri e via dicendo. Ottimo veicolo promozionale per il proprio business.

5. CASE EDITRICI TRADIZIONALI

Scrivere un libro e vederselo pubblicare da un grande editore è naturalmente il sogno di tutti, ma difficilmente realizzabile. Si calcola che una casa editrice come Mondadori riceva una media di 5 manoscritti al giorno per 365 giorni. Ci vorrebbe un esercito di editor per poterli leggere tutti, con i costi del caso. Nessuna casa editrice lo fa. Se non si possiede un nome, e magari non si ha mai pubblicato nulla, le possibilità di riuscirci sono ridotte al lumicino. Un po’ come vincere alla lotteria, insomma.

Se volete provarci, esiste una persona che può darvi qualche utile suggerimento per contattare gli editori nella maniera migliore, evitando di commettere quegli errori banali che porterebbero subito il vostro manoscritto a essere scartato. Lo fa gratuitamente.
Lasciate un commento a questo articolo, degno di essere reputato tale, poi mandatemi una email di richiesta e vi fornirò gli estremi.

Per concludere: quale strada è la migliore per scrivere un libro e pubblicarlo?

Dipende dalla funzione che deve avere. Quasi sempre, almeno in ambito professionale, il libro deve servire a supportare un brand, a farvi conoscere, a farvi percepire come un punto di riferimento autorevole nel settore. Questo potrebbe essere un obiettivo realistico, certamente più di quanto lo sia quello di trarne un profitto diretto.

Se invece il vostro sogno nel cassetto è scrivere un libro rosa, un romanzo, un saggio, vagliate una delle possibilità presentate in questo articolo. E… auguri.

Stai pensando di scrivere un libro? Lo hai fatto in passato? Sei rimasto vittima di qualche pseudo editore furbo che ti ha spillato quattrini? Scrivi qui sotto la tua storia.

4 thoughts on “Scrivere un Libro. Parole e Illusioni

  1. Articolo chiaro ed interessante. Dopo aver combattuto per mesi per “capire come si fa” adesso so “come non si fa”! Link chiari, interessanti. Adesso: al lavoro!

  2. Ciao Roberto,

    tra tutti gli articoli belli ed interessanti che hai scritto, questo è in assoluto il migliore.
    Naturalmente parlo a titolo personale, e ti spiego il perchè: dopo molti tentativi di farmi notare dalle case editrici tradizionali con
    la prima versione del mio romanzo, e altrettanti buchi nell’acqua (nonostante avessi deciso di avvalermi della figura di un agente letterario), ho deciso che era arrivato il momento di cambiare strada. Cosa ho fatto? Mi sono auto pubblicato.
    Significa che ho scelto un sito di “self publishing” (auto pubblicazione, appunto) tra i tanti che propongono questo tipo di servizio, ho convertito il file “word” sul quale avevo scritto il romanzo, ho commissionato sempre allo stesso sito una copertina professionale e infine ho acquistato un codice ISBN. SPESA TOTALE? Circa 130 euro, spicciolo più, spicciolo meno.
    Questo significa che il successo è ora a portata di mano?
    No. Dopo che si è scelto di auto pubblicarsi, bisogna lavorare costantemente alla promozione del proprio libro perchè non c’è nessuno che lo fa per te.
    Su come svolgere questo compito al meglio ci sono diverse scuole di pensiero, con alcuni poveri diavoli (tipo il sottoscritto), che si sono visti arrivare la barba fino alle ginocchia per cercare di capire il giusto prezzo da dare al libro, il giusto social network da usare, la giusta routine giornaliera da seguire, ecc, ecc.
    IN SINTESI: se avete già scritto un libro, e non volete lasciarlo marcire in un cassetto, l’auto pubblicazione potrebbe fare per voi. Informatevi e decidete autonomamente.
    Qui potete leggere per intero la MIA STORIA:

    http://www.narcissus.me/it/2014/02/21/narcissus-storie-marco-di-nicola-racconta-la-sua-esperienza-con-narcissus/

    Spero di essere stato utile a qualcuno. A presto.
    Marco.

    1. Grazie del tuo dettagliato ed esaustivo commento, Marco. E anche per aver aggiunto un link a quelli citati nell’articolo. Tra l’altro apprendo che il codice ISBN può essere acquistato, informazione che personalmente ignoravo. Continua a seguirci.

      1. Ciao Roberto,

        Grazie a te per la scelta dell’articolo e per lo spazio che mi hai concesso.
        Riguardo al codice ISBN, alcune piattaforme di auto pubblicazione adesso lo
        danno perfino gratis. Prima si trattava di spendere pochi euro,ma
        è sempre meglio così…
        A presto,

        Marco

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