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Metal Detector: professione Cercatore di Tesori

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metal detector

Un metal detector, un libro di storia e un paio di buone scarpe. Non serve altro.

metal detector

Autore: Roberto Zaretti

Metal detector. A chi non è capitato di vedere, magari in qualche film, persone che setacciano un campo, una spiaggia, un bosco, tenendo in mano uno strumento simile a uno di quei tagliabordi che usano i giardinieri? Si tratta del popolo dei metal detector, per l’appunto.

Qualcuno potrà pensare che si tratti di un hobby, e in effetti è così. Eppure si tratta di un hobby che, se ben organizzato, può rendere denaro e integrare un reddito. Ma andiamo per gradi.

Tanto per cominciare, a cosa serve un metal detector? A rilevare metalli, di qualsiasi genere. Dal piombo all’alluminio, dall’oro all’argento. Normalmente, anche se questo varia in funzione della qualità del metal detector, lo strumento è in grado di rilevare metalli sepolti a profondità inferiori a un metro. Il dispositivo emette un suono diverso ogni volta che rileva un determinato tipo di metallo. Con un po’ di esperienza si interpretano i suoni e si riesce a intuire cosa possa celarsi sotto la superficie. La precisione dello strumento e la profondità di rilevamento, come vedremo, sono gli aspetti che maggiormente influiscono sul prezzo.

Bene, fin qui l’aspetto hobbistico. Ma dove sta il business?

Sostanzialmente in due direzioni: mettersi alla ricerca di reperti od oggetti di valore, oppure cercare oggetti smarriti conto terzi.

Forse nessuno di voi ci ha mai fatto caso, eppure negli stabilimenti balneari (ma anche sulle piste da sci) una volta che il sole cala all’orizzonte e i bagnanti hanno guadagnato i rispettivi alberghi, ecco spuntare gli operatori dei metal detector. A volte sono i gestori dello stabilimento balneare, altre sono privati che si pagano le vacanze in questo modo.

Cosa cercano? Oggetti smarriti dai bagnanti. Orologi, catenine, braccialetti, e via dicendo. Spesso lavorano conto terzi, vale a dire che sono impiegati dagli stessi gestori degli stabilimenti balneari, altre operano autonomamente.

Quanto guadagnano? Anche 5000 Euro a stagione, a seconda della zona e, naturalmente, della fortuna, che in questo settore gioca la sua importanza.

Ma questo è solo un esempio. Il popolo dei metal detector ha un campo d’azione decisamente ampio. C’è chi si è specializzato sulle battaglie del passato e, libro di storia alla mano, setaccia un campo di battaglia alla ricerca di reperti, armi, elmi, monete, monili e via dicendo. Siamo in uno dei Paesi più ricchi di storia, e non vi sono dubbi che camminiamo ogni giorno su vere e proprie fortune.

Oltre alle vestigia dell’impero romano, l’Italia ha vissuto dominazioni, guerre, invasioni, e ciascuno di questi eventi ha lasciato tracce sotto forma di armi, munizioni, elmi, medaglie, e via di questo passo.

C’è chi ha aperto su internet servizi di ricerca oggetti smarriti. Hai perso un anello in un prato? Le chiavi della macchina? La medaglietta della prima comunione? Una telefonata e il pronto intervento ti setaccia la zona. Compenso a percentuale, in relazione al valore di quanto ritrovato.

Non si pensi che gli appassionati si muovano in maniera arbitraria. Cercare un tesoro nei pressi di un monastero, di un abbazia, di un campo di battaglia, presuppone voglia di documentarsi, di studiare, di ricostruire vicende accadute secoli fa. Nulla può essere affidato al caso. Quindi, oltre ad essere un’attività gradevole da un punto di vista ambientale, considerato che si svolge all’aria aperta, spesso lo è pure da quello culturale.

Interessanti anche i campi da sci, si diceva, ove la gente regolarmente perde di tutto. Da non trascurare poi i paesi abbandonati, i vecchi alpeggi di montagna, i valichi un tempo attraversati da sentieri e carrabili che collegavano vie commerciali e stati diversi.

Perché ci sono persone che si sono specializzate proprio in questo, e usano il metal detector per cercare (e a volte trovare) veri e propri tesori. Così emergono monete della Roma imperiale, armi medievali nei pressi di castelli, monili e attrezzi sulle lunghe vie un tempo battute da viandanti, eserciti e mercanti.

Altre applicazioni per i metal detector si trovano in ambito sicurezza, per il rilevamento di metalli in aeroporti, stazioni ferroviarie e altro, così come in ambito militare, per la ricerca di mine antiuomo e anticarro.

Veniamo all’aspetto legale. È consentito usare un metal detector per cercare tesori o più comunemente oggetti smarriti? Se si trova un reperto storico, è possibile tenerselo?

La risposta alla prima domanda è si. Non vi sono divieti che precludano questa attività, fatto salvo il fatto di invadere proprietà private, militari o comunque dove non solo non si possa usare un metal detector, ma neppure accedervi.

Diverso il discorso per quanto riguarda il ritrovamento di reperti che ricadano nella categoria “patrimonio culturale”, vale a dire oggetti che abbiano più di cinquant’anni e appartengano a soggetti non più in vita.

In tali circostanze la legge prevede che il ritrovamento venga segnalato ai Beni Culturali. Ne segue una stima, che può durare anche anni, e successivamente il riconoscimento di un compenso per lo scopritore, normalmente il 10% del valore periziato. Questa trafila porta molto spesso al traffico nero di reperti, che vengono venduti sul mercato ricavando importi ben più elevati. Tale azione, da un punto di vista penale, è assimilabile al furto, e alla ricettazione per colui che acquista. Va da sé che non sia pensabile di impostare un business secondo tali prospettive.

Inutile aggiungere che non è consentito effettuare ricerche, e men che meno scavi, in zone archeologiche o comunque sotto tutela dei Beni Culturali, a meno di autorizzazione specifica. Anche questo settore si presta peraltro a fornire un servizio di ricerca metalli.

Cosa serve per svolgere questa attività? Un metal detector e un buon paio di scarpe. Tralasciando le scarpe, veniamo ai costi di un metal detector. Ve ne sono di tutti i prezzi, come sempre. A partire da poche centinaia di Euro fino ad arrivare a oltre 5000 Euro. La differenza? Sostanzialmente la precisione con cui riescono a trovare i metalli e soprattutto a riconoscerli. Se con un modello economico, con il quale è comunque consigliabile cominciare, vi capiterà di ritrovare spesso lattine, chiodi e materiale senza valore, con un modello di fascia alta si otterranno certamente risultati più selettivi.

Qui trovate due siti che vendono metal detector. LINK SITO 1; LINK SITO 2Molti ne troverete anche su ebay.

Questo è un blog che tratta l’argomento metal detector. LINK 

Questo invece è il sito dell’associazione Ricerca Storica. LINK

Se questo argomento ha suscitato il vostro interesse, sappiate che esiste una trasmissione televisiva dedicata agli amanti dei metal detector, e in particolare ai cercatori di tesori.  Si chiama proprio così, cercatori di tesori, e la nuova serie dovrebbe ripartire a breve. Va in onda su DMax. Questo è il link dove potete guardare i filmati storici dei vari ritrovamenti LINK

Fatemi sapere cosa ne pensate. Scrivete qui sotto e, se l’articolo vi è piaciuto, condividetelo sul vostro social preferito.

 

6 thoughts on “Metal Detector: professione Cercatore di Tesori

  1. ciao sono un profano del settore pero vorrei inziare x hobby o letto il tuo articolo e lo trovato interessante vorrei sapere solo una cosa non servono cartografie o almeno mappe per individuare un luogho dove e avvenuto un qualsiasi tipo di guerra o evento ad esempio pellegrinaggi vie commerciali??

  2. Come supporto al metal d. che tipo di attrezzatura serve per lo scavo dove poi e’ stato rinvenuto un oggetto ? Ho visto su un programma di sky che avevano prevalentemente una specie di punteruolo a mostacciolo . E’ sufficiente ? grazie

    1. Mi spiace, per questi aspetti ti conviene cercare su un sito specializzato. Qui si lancia e si valuta l’idea. A presto

  3. Salve,
    da poco ho maturato la passione per il metal detecting. Vorrei tuttavia farne un business vero e proprio, gestendo un punto vendita, possibilmente nella mia zona. Ora abito a Fossombrone, nelle Marche, crocevia della storica battaglia del Metauro, ma progetto di trasferirmi in una località più montuosa, sempre qui vicino. Crediate sia possibile, o quantomeno redditizio, avviare un’attività simile, in franchise? Vendita di metal detector e relativi componenti e accessori, pin pointer, attrezzatura per lo scavo, vestiario, espositori, mappe di varie zone d’Italia… Pensavo inoltre di incrementare la pubblicità con dei vlog dove testo e recensisco i prodotti che offro. Non ho niente per le mani ma metto a disposizione quanta più volontà e competenza riesca a tirar fuori! Vorrei fare dei metal detector il mio strumento di sopravvivenza primario.
    Sentiti saluti.
    Lorenzo

    1. Ciao Lorenzo, a parte la bontà dell’idea, che ovviamente va verificata e valutata in termini di business plan, il punto cardine di un franchising è che occorre aprire uno o più punti pilota, accertarsi che funzioni, prendere nota di tutto, e quando si è certi che è replicabile si può pensare di farne un franchising. Naturalmente occorre disporre dei capitali adeguati. Pensare di aprire con quattro soldi puntando sul fatto che tanto saranno gli affiliati a darteli, vuol dire non andare lontano

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