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2014: come fare in modo che sia proficuo

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obiettivi 2014

obiettivi 2014Autore: Roberto Zaretti

Buon anno. Auguri di buon anno. Felice anno nuovo. Ti auguro un 2014 proficuo…

Quante volte in questi giorni ci siamo scambiati auguri del genere? Nelle migliori intenzioni, ben inteso. Ebbene, anche il 2014 passerà, e a dicembre ci troveremo ad attendere il 2015, sperando in un anno migliore del precedente. Così faremo l’anno successivo. Poi ancora, fino a che ci sarà concesso di restare a questo mondo.

Cinismo? Forse. Eppure, che sia un buon anno oppure un anno uguale a quelli che abbiamo trascorso sin’ora, se non peggio, dipende poco da quante lenticchie abbiamo mangiato a capodanno (“portano soldi”, ma quando mai?) e molto da ciò che faremo (o non faremo) in prima persona.

Normalmente ognuno di noi fa molti progetti per l’anno nuovo. Ma quanti li portano a compimento? O meglio, quanti adottano una strategia affinché l’obiettivo individuato venga davvero raggiunto? Pochi.

Ebbene, sia chiaro, raggiungere una meta, da dimagrire 10 chili a vivere di rendita per il resto della vita, richiede un piano d’azione scritto, una strategia che preveda un’accurata analisi della situazione iniziale, un elenco di interventi correttivi da porre in essere se la traiettoria dovesse discostarsi da quanto avevamo previsto, e per finire da una valutazione del punto d’arrivo, in modo da essere certi che sia proprio lì che vogliamo arrivare.

Siamo portati per natura a pensare che chi ha successo nella vita, chi riesce a raggiungere traguardi importanti, lo abbia fatto perché ha avuto fortuna, perché ha truffato il prossimo, perché ha evaso il fisco. Per carità, ci saranno certamente casi del genere, eppure, ed questo è il messaggio più importante che voglio darvi, il successo si può costruire, si può monitorare, si può intervenire a cambiare il corso delle cose, qualora non vadano come progettato. Per successo non intendo necessariamente avere un conto in banca a dieci zeri, ma più semplicemente raggiungere un traguardo che ci faccia stare bene. Un traguardo nella sfera affettiva, personale, professionale, e più in generale in qualsiasi settore della vita.

Vediamolo in pratica.

Supponiamo che abbia deciso di dimagrire di 10 chili, in modo da arrivare alle vacanze estive con un fisico invidiabile. Posso scegliere di iniziare una dietra a febbraio, oppure a marzo, perché no, ad aprile. Posso agire arbitrariamente, senza un piano d’azione scritto, per poi ritrovarmi al mese di luglio a disperarmi davanti all’immagine che lo specchio restituisce, a rendermi conto di non essere in grado di raggiungere alcun obiettivo, a deprimermi per tale situazione.

Oppure posso salire su una bilancia, prendere nota del peso, sedermi a un tavolo, fare il punto della situazione e stabilire quale strategia possa consentirmi di raggiungere l’obiettivo. Nei mesi successivi, non solo il 31 di luglio, verificherò che i risultati ottenuti vadano nella direzione corretta, rispecchino la tabella di marcia, intervenendo laddove le cose non dovessero stare in questi termini.

Fino a qui sembra banale. C’era bisogno di scrivere un articolo per dire queste cose?

In realtà, ciò che molti ignorano, è che esistono strategie, veri e propri segreti, che ci possono portare al traguardo impiegando metà della fatica che impiegheremmo operando in maniera irrazionale.

Arrivare a una meta, qualunque essa sia, è esattamente come fare un viaggio. Esiste una partenza, un viaggio e un punto d’arrivo. Chiamereste un radio taxi senza sapere dove vi trovate? Cosa direste alla centralinista? Mi trovo a Roma, da qualche parte? Certo che no. Per poter partire, ovunque mi voglia recare, devo conoscere bene il punto di partenza.

Ecco la prima cosa che molti sottovalutano o danno per scontata. Il primo punto. L’analisi della situazione di partenza.

Esistono strumenti specifici per fare questo. Consentono proprio di fare una valutazione della situazione, in pratica di capire dove vi trovate. Su tutti, vi consiglio un facile esercizio. Si chiama la Ruota della Vita, o anche il Cerchio della Vita. Mediante questo semplice gioco avrete a disposizione una fotografia chiara e inequivocabile del vostro punto di partenza.

Una volta che abbiamo fatto il punto della situazione, dobbiamo pianificare il punto di arrivo. Anche in questo caso esistono strumenti e criteri, collaudati da anni, che ci aiutano a farlo. Uno in particolare, veramente efficace, si chiama Ponte sul Futuro. È molto usato in PNL (Programmazione Neuro Linguistica), ed è correntemente applicato da attori, cantanti, relatori, politici, più in generale da chiunque debba raggiungere un obiettivo, per esempio parlare in pubblico, visualizzando in anteprima il successo che otterrà.

Sembra incredibile, eppure tramite questa tecnica è possibile “ingannare” il proprio cervello, fargli credere di avere già raggiunto l’obiettivo, affinché l’organismo possa rilasciare le stesse endorfine che rilascerebbe se al traguardo fossimo arrivati davvero. Tutto ciò aiuta enormemente a raggiungere l’obiettivo, perché in pratica ne assaporo i vantaggi anche se non ci sono ancora arrivato, usufruendo quindi di una motivazione che diversamente verrebbe a mancare.

Determinato il punto di arrivo, occorre occuparsi del viaggio. Tornando all’esempio del peso, vuol dire che non devo aspettare di arrivare a luglio per accorgermi che avrei dovuto perdere 10 chili ma ne ho persi solo tre. Occorre pesarsi ogni mese, verificare che la tabella di marcia sia rispettata, porre in essere azioni correttive laddove necessario.

Insomma, raggiungere un obiettivo non è mai una circostanza casuale, ma frutto di una strategia ben precisa, e soprattutto scritta, che molti ignorano. Per conoscere gli strumenti migliori, le tecniche più efficaci, per imparare a formulare gli obiettivi e a raggiungerli, leggete IL LIBRO DELLA VITA, che trovate nella colonna a lato, dove viene spiegato proprio come fare.

Insomma, facciamo in modo che il 2014 sia davvero un buon anno, ma non lasciamo che sia il caso a determinarlo. Facciamolo in prima persona con gli strumenti adatti, fissiamo i traguardi che vogliamo raggiungere e partiamo verso la meta.

Solo così potremo dire a dicembre di avere speso un anno in maniera proficua.

Auguri a tutti.

 

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