Dom. Dic 1st, 2024

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Ecco Come Scegliere il Franchising Adatto

4 min read
Scegliere un franchising

Quali sono i criteri con cui scegliere un franchising a cui affidare il proprio futuro, le proprie ambizioni e il proprio denaro? E quali sono i criteri più utilizzati da chi l’ha già fatto?

Partiamo da quest’ultima domanda. Esistono statistiche (sempre loro) che indicano chiaramente come sia la disponibilità economica a influenzare la scelta. Questa circostanza è confermata anche dalle ricerche eseguite su questo blog. Il filtro più utilizzato è quello relativo all’importo dell’investimento.

Ebbene, questo è proprio il sistema peggiore con cui fare il primo passo. Intendiamoci, la parte finanziaria ha la sua importanza, in fin dei conti sono soldi che occorrerà reperire, ma non può essere la principale. In fondo all’articolo affronteremo l’aspetto economico.

I criteri con cui scegliere il franchising più adatto sono, nell’ordine:

  1. chi siamo, cosa siamo, dove vogliamo andare: deve essere un’attività compatibile con le nostre attitudini, valori, credenze, esperienze, aspettative, filosofia di vita, e più in generale con il nostro essere. Se esiste dissonanza tra questi aspetti, l’attività prima o poi si rivelerà frustrante, o comunque poco gratificante. Esistono strumenti per misurare tali aspetti, come la Ruota della Vita. Si veda IL LIBRO DELLA VITA, nella colonna a fianco.
  2. La situazione personale e familiare: deve essere compatibile con le esigenze del nostro nucleo familiare, con gli impegni in essere, con le esigenze di chi vive con noi. Occorre valutare orari, impegni (anche economici), aspettative e quant’altro. E occorre farlo di concerto, non individualmente. Quindi, televisione spenta e parliamone.
  3. La potenzialità del settore: alcuni settori hanno un futuro, altri solo un passato. Quali sono le previsioni di sviluppo del settore in cui opera la franchise? Quali quelli a un anno, a cinque e a dieci? Si tratta di un settore che fornisce garanzie a lungo termine o piuttosto un settore che sta vivendo solo una moda di passaggio? (non fatemi dire altro…)
  4. La solidità dell’affiliante: prima ancora del brand, a fare la differenza tra successo e fallimento è la qualità della rete franchising, la sua organizzazione, i tempi di risposta alle esigenze e alle domande dell’affiliato, la capacità di risolvere i problemi che certamente sorgeranno. In altre parole, efficacia ed efficienza. Come valutare questi aspetti? Non è possibile farlo da soli. Occorre rivolgersi a un consulente franchising.
  5. La validità della proposta commerciale: quanto renderà il mio investimento in termini di ROI e ROE, quale reddito mi permetterà di avere, in quanto tempo, quali sono gli impegni che richiederà, quali sono i rischi del settore e quelli dell’azienda affiliante, quali sono i bilanci degli ultimi anni dell’affiliante e quali quelli degli affiliati in essere? Per queste cose occorre un commercialista.
  6. Il contratto: quali sono le condizioni? Quanto saranno gravose? Il contratto tutela anche me o solo la parte forte, cioè l’affiliante? Ci sono clausole vessatorie? Cosa succede se dovessi interrompere il rapporto con il franchisor? E cosa succederà quando il contratto sarà scaduto? Occorre un avvocato esperto di franchising.
  7. E veniamo alle parte economica, che come si può notare sta al settimo posto, non al primo. Immagino le osservazioni: “grazie tante, ma se non ho i soldi dove vado? So anch’io che aprire un Mc Donald’s è quasi sempre un buon investimento, ma dove trovo 500.000 Euro se a malapena riesco a metterne insieme 20.000?”

Ecco un altro errore comune: pensare di poter aprire un franchising con quattro spiccioli. Non è così. Avviare un’attività costa, e avviarne una in franchising costa ancora di più. Attenzione: il costo non è solo quello che le pubblicità o le schede tecniche dei franchising riportano. All’affiliazione vera e propria vanno aggiunte le spese riconducibili all’avviamento di una qualsiasi attività commerciale (affitto, allacciamenti utenze, incombenze fiscali, autorizzazione, arredi, pubblicità, marketing, sito aziendale e quant’altro).

Naturalmente esistono i finanziamenti, anche a fondo perduto, la possibilità di farsi prestare soldi da parenti e amici, la possibilità di impegnare o vendere l’immobile di proprietà (ipotesi ritenuta aberrante dalla maggior parte degli italiani, ma normalmente praticata in altri Paesi).

Ma soprattutto, e arriviamo al nocciolo della questione, esiste una possibilità che pochi prendono in considerazione: cercare dei soci, dei compagni di viaggio, qualcuno che abbia le stesse esigenze, le stesse aspirazioni, con cui condividere valori ed esperienza. Se non possiamo avere la torta intera accontentiamoci di una fetta. Potrà comunque rappresentare l’inizio di un percorso imprenditoriale che potrà evolvere in mille modi diversi.

Ma dove trovare un valido socio con le stesse esigenze, aspettative, mentalità, qualora non lo si conosca di persona?

La risposta è: presso gli affilianti. Le aziende ricevono sistematicamente richieste da persone interessate ad avviare un’attività, che magari come voi non hanno la possibilità di affrontare singolarmente l’investimento. Contattate gli affilianti, fategli presente che sareste interessati a entrare in contatto con un potenziale socio, ma anche due o più, a seconda della situazione. Conoscetevi, parlatene, mettete sul piatto esigenze e aspettative. Uno o più compagni di viaggio possono rappresentare non solo una soluzione per trovare il denaro necessario, ma anche per avere un supporto psicologico nei momenti difficili.

Potrebbe essere proprio questa la chiave di volta per trovare lavoro e partire verso nuovi orizzonti.

<h2 style=”display:none;”>aprire un franchising</h2>

4 thoughts on “Ecco Come Scegliere il Franchising Adatto

  1. In effetti in Italia siamo ancora legati ad alcuni valori inviolabili, uno dei quali è quello che hai citato, la casa di proprietà. Anche il fatto di pensare di poter avviare un’attività solo con un socio che già si conosce è una limitazione tipicamente nostrana. Io ho aperto un negozio di ottica cinque anni fa proprio con una persona presentatami dalla casa madre, e si è rivelata una sceta vincente. Si è creato un rapporto di amicizia anche con le rispettive famiglie, e mi ritengo soddisfatto.

    1. Grazie per il tuo contributo, perfettamente in linea con il contenuto dell’articolo

  2. Sono concorde con tutto ciò che è stato scritto nell’ articolo, credo però che per quanto il franchising si sia evoluto soprattutto negli ultimi anni, una parte degli italiani sia ancora legata alle vecchie attività messe su con poco denaro, “tanto per tirare avanti”: invece sarebbe necessario rivolgersi verso altre prospettive come il franchising appunto, esaminando la proposta aziendale nei minimi particolari prendendo tutti i provvedimenti del caso se necessario, e perchè non anche un socio. E’ fondamentale un aproccio diverso al mondo del lavoro, un radicale cambimento di mentalità sia da parte dei cittadini, sia da parte delle aziende, sia da parte della politica che dovrebbe favorire le iniziative imprenditoriali: mi fermo qui perchè ci sarebbe molto di più da dire.

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