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Franchising Animali: Fido e Fufi ringraziano

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franchising animali

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Franchising Animali: conviene aprirlo? Risente della crisi? Vediamo.

Autore: Roberto Zaretti

L’articolo di oggi si occupa di franchising animali. Giusto settimana scorsa abbiamo visto come sia possibile trasformare una passione in un’attività lavorativa, e questo articolo ricalca la stessa filosofia.

Non c’è alcun dubbio che occuparsi di qualcosa che piace trasformi il lavoro e lo renda piacevole, e un negozio di animali domestici, o per meglio dire di accessori e cibo per animali, potrebbe andare proprio in questa direzione.

Ma come funziona il franchising animali e più in generale il settore intero? Quanto rende? Risente della crisi? Vediamo.

Il bacino di utenza è potenzialmente vasto. In Italia una famiglia su due ha un animale in casa. La crisi economica ha solo parzialmente sfiorato il settore. La gente preferisce risparmiare sulla spesa al supermercato piuttosto che privare il proprio cane o il proprio gatto delle crocchette preferite. Nel corso del 2012, quindi in piena crisi economica, gli italiani hanno speso quasi due miliardi e mezzo di euro per i loro animali. I numeri quindi ci sono, ed è già un buon punto di partenza.

Naturalmente anche il franchising ha fiutato il business, così che franchising animali sono spuntati un po’ ovunque. L’investimento richiesto per aprire un franchising animali è tutto sommato contenuto, almeno rispetto ad altre tipologie. Stiamo parlando di cifre a partire da 10.000 Euro, che aumentano a seconda dell’allestimento e della dimensione del punto vendita.

Determinante anche la tipologia di animali a cui ci si intende rivolgere. Pesci e uccelli necessitano di attrezzature supplementari, come vasche e voliere. Una delle scelte da fare, quindi, è proprio questa.

Cosa vendono questi negozi? Naturalmente cibo per animali, ma quello tutto sommato si trova anche al supermercato. Anzi…. se ci avete fatto caso, mentre fino a qualche anno fa agli animali era dedicato solo qualche scaffale, ora godono di un intero reparto.

Quindi, la parola d’ordine per un franchising animali è specializzazione. Cibi dietetici, cibi pensati per curare patologie, prodotti parafarmaceutici, antiparassitari, accessori, cosmetici e quant’altro fanno spesso la differenza tra un negozio specializzato e la normale offerta della grande distribuzione. E la gente lo recepisce.

La spesa più importante rimane comunque quella del cibo. Un prodotto di buona qualità a un prezzo accessibile potrebbe fare la differenza. Naturalmente i margini più elevati non stanno nelle crocchette di Fido o di Fufi, bensì negli accessori. Cappotti, giochi, collari ecc. Il margine su questi prodotti può superare il 100%, a fronte di un 40% previsto sugli alimenti.

Anche per il franchising animali si pone l’annosa questione: meglio un negozio in un centro commerciale o altrove? Nel secondo caso, dove è meglio collocarlo?

Su pregi e difetti dei negozi nei centri commerciali abbiamo scritto un articolo qualche mese fa, e lo trovate QUI. Più in generale, mi sentirei di sconsigliare un negozio simile all’interno di un grande centro commerciale, specie se già propone una tipologia di prodotto simile (praticamente tutti i supermercati lo fanno).

Meglio un negozio collocato in periferia, magari su una strada di forte passaggio, dove sia agevole trovare posteggio. Apriamo una parentesi su questo aspetto. A prescindere dalla tipologia di prodotto che un negozio intenda vendere, l’aspetto del posteggio dovrebbe essere proprio la prima cosa da guardare. Tutto il resto, canone d’affitto compreso, può passare in second’ordine. Spesso è proprio tale aspetto a determinare il successo o meno di un negozio, non il fatto che sia all’interno o all’esterno di un centro commerciale. Eppure non a tutti è ancora chiaro questo concetto.

Veniamo ai conti della serva. Quanto rende un franchising animali? Come detto, molto dipende dalla posizione del negozio, dalla superficie, dai prodotti trattati ecc. Per un negozio di medie dimensioni, intorno ai 100mq, collocato in zona di forte passaggio, con una certa visibilità e soprattutto posteggi, il fatturato ipotizzabile a regime è nell’ordine dei 200.000 / 300.000 Euro, e l’utile operativo al lordo delle tasse pari a circa il 30%. Per questa tipologia di negozio è molto importante un’inaugurazione efficace. Trovate l’articolo che ne parla a questo link.

Interessante il fatto di poter abbinare alcuni servizi ai prodotti. Servizi di dog sitting, toelettatura, consegne a domicilio, addestramento, consulenze sulla cura e l’igiene dell’animale. Alcuni franchising animali propongono anche questo nel pacchetto di affiliazione.

Altro aspetto da non sottovalutare è la formazione. Interessante poter organizzare corsi, magari coinvolgendo le scuole, dove si formino le persone nella gestione ottimale del proprio animale, ivi compresa la psicologia con cui approcciarlo. Sono argomenti molto recepiti da un certo tipo di utenza, che contribuiscono a fare da volano all’attività commerciale vera e propria.

Veniamo agli aspetti negativi. Primo tra tutti la concorrenza online. Sulla Rete si trova di tutto, spesso a prezzi concorrenziali se non addirittura stracciati (specie per articoli privi di certificazione e di dubbia provenienza). Necessario quindi potersi proporre sia offline, cioè tramite un punto vendita fisicamente esistente, sia online, con sito istituzionale e magari un blog per interfacciarsi con gli utenti (perché non pensare anche a corsi online?).

Secondo aspetto negativo: la concorrenza sleale. Alcuni negozi hanno capito che i cuccioli attirano i bambini, e con essi i genitori. Quindi,  a far mostra di sé nelle vetrine spesso sono cagnolini e gatti, involontari testimonial di un’attività commerciale che ben volentieri farebbero a meno di stare chiusi in una gabbia per tale finalità.

Non che la vendita di cuccioli sia vietata, ben inteso (almeno di cuccioli con determinate caratteristiche), ma certo non appare molto edificante sfruttarli per un franchising animali.

Per finire, qualche link alle associazioni di settore e ai relativi siti, dove si  possono trovare informazioni interessanti

Assalco – Associazione nazionale imprese per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia. LINK 

Aisad – Associazione italiana imprese settore animali domestici LINK 

Hai un animale in casa? Cosa compri generalmente per lui? Lo fai in un negozio specializzato o al supermercato? Racconta qui sotto.

 

 

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