Vendere su Amazon (e farsi fregare il cliente)
3 min readVendere su Amazon
author: Roberto Zaretti
Vendere su Amazon potrebbe sembrare una contraddizione. Normalmente su Amazon ci si va per comprare. Un tempo soltanto libri, oggi qualsiasi cosa.
Ma da qualche anno è possibile pensare di utilizzare questo gigante dell’e commerce come fosse una vetrina, dove vendere sia in modo occasionale che seriale.
Si chiama Amazon Marketplace, e consente proprio di mettere in vendita prodotti, nuovi o usati, che rientrino in determinate categorie. Casalinghi, Fai da Te, Elettronica e informatica, Viaggi ecc.
I vantaggi sono principalmente due:
1 – la visibilità, considerato che il prodotto è visibile all’interno del più grande marketplace online;
2 – la spedizione: volendo, Amazon può occuparsi di tutto. Basta recapitare la merce presso uno dei centri logistici e incassare il pagamento.
Amazon trattiene la commissione solo una volta che l’oggetto è stato venduto, quindi l’incasso è già avvenuto.
Per poter disporre di una vetrina su Amazon, occorre come prima cosa effettuare l’iscrizione, che è gratuita. Occorre inserire i dati di una carta di credito, un recapito telefonico, i propri dati anagrafici e le coordinate bancarie per i pagamenti.
Successivamente, occorre caricare i prodotti da vendere nelle opportune categorie esistenti. Per questa operazione basta effettuare una ricerca nel database Amazon. Se il prodotto da vendere non rientra in alcuna delle categorie esistenti, è possibile crearne una nuova;
Compilato quanto richiesto, una volta approvato, il prodotto è in vendita. Se il venditore si occupa direttamente della spedizione al cliente, non c’è altro da fare. Ma, come si diceva, è possibile incaricare Amazon di immagazzinare, ritirare, imballare e spedire il prodotto.
Info a riguardo sono disponibili a questo link
Una volta che la vendita è avvenuta, Amazon provvede al pagamento sul conto corrente avvisando il venditore tramite email.
Fin qui la parte procedurale. In realtà, il fatto di vendere su un marketplace popolare come Amazon non vuol dire poter fare a meno delle tecniche di marketing tradizionali, che consentano di spiccare rispetto ai competitor e acquisire dei feedback positivi da parte degli utenti.
A tal proposito possono diventare utili questi consigli:
- fornire sempre informazioni chiare sul prodotto, dettagliate, con foto esplicative di buona qualità;
- stabilire un brand chiaro, visibile, semplice da ricordare. Associa un logo e fai in modo che sia visibile;
- determinare e specificare chiaramente come fare per restituire un articolo. Amazon privilegia le politiche di reso di qualità almeno pari alle proprie;
- prestare attenzione e controllare periodicamente le informazioni di contatto;
- definire sempre in modo chiaro quali sono le spese di spedizione.
Un’ottima opportunità per crearsi un negozio online, quindi? Non c’è dubbio. Tuttavia le perplessità non mancano.
Una delle principali sono i prodotti a brand Amazon, costantemente in crescita. Bezos e compagni conoscono molto bene le statistiche di vendita, e sanno in ogni momento quali sono gli articoli che vendono meglio.
A quel punto, ecco nascere un prodotto analogo a marchio Amazon, che di fatto diventa concorrente diretto. E, indovinate un pò? Nei risultati di ricerca il prodotto Amazon gode sempre di migliore visibilità rispetto a tutti gli altri.
In pratica, il venditore apre il mercato, e quando trova il canale giusto ecco che Amazon arriva con qualcosa di analogo con il proprio brand, più conveniente o comunque più interessante. Addio business.
Un altro aspetto da valutare bene sono i margini operativi. Occorre avere ben chiaro quali sono i costi a cui si va incontro, e in particolare quale fetta trattiene Amazon sotto forma di commissioni.
Già, ma quanto costa vendere su Amazon? Ecco il link per scoprirlo
Interessante anche il link di Aranzulla. Lo trovate qui
Sei un venditore su Amazon? Ritieni che la tua esperienza sia positiva o negativa? Commenta qui sotto
concordo pienamente sull’analisi fatta. Amazon sta macerando i suoi stessi venditori semplicemente vendendo direttamente quello che i suoi algoritmi consigliano. Però una riflessione la devo fare. Mentre in francia, in germania, spagna, in altri paesi in europa esiste un muro nei confronti di Amazon (vedasi Cdiscount francese) in Italia piccola e grande distribuzione non sono nemmeno in grado di fornire un catalogo su excell ai propri rivenditori. L’eccessiva arretratezza tecnologica e l’incapacità di fare massa praticamente apre autostrade a colossi come Amazon. Un bel mea culpa da parte delle imprese italiane andrebbe fatto. Personalmente sto sempre più spostandomi nei vari mercati europei rendendo quello italiano marginale. A buon intenditore…
Oltre Amazon consiglio vivamente di ampliare i propri orizzonti e guardare ad una serie di Marketplace online per vendere in Italia, in Europa e nel mondo che possono offrire opportunità di business interessanti. Buon articolo!
Grazie per il commento