Sigarette Elettroniche. Siamo alle solite.
5 min readA grande richiesta, torniamo a parlare di sigarette elettroniche.
Non credo sia necessario disporre di una grande competenza in materia di franchising per indovinare quali sono i settori che in questo periodo catalizzano l’attenzione della gente. Se fino a qualche mese fa erano i compro oro a suscitare interesse, ora sono le sigarette elettroniche.
Personalmente lo rilevo anche sul mio blog, sui miei siti, sulle domande che mi vengono poste. Su tre ricerche eseguite, due riguardano proprio il franchising delle sigarette elettroniche (o elettriche, come le chiama qualcuno). Pensate che, in termini di consultazione degli articoli di questo blog, quello sulle sigarette elettroniche è al primo posto. Il secondo classificato, l’articolo che parla dei controlli da fare per aprire un franchising, questo mese ha circa la metà delle consultazioni rispetto alle sigarette. E pensare che le cose dovrebbero stare esattamente all’opposto!
Non da ultimo, i primi negozi dell’ormai richiestissima sigaretta elettronica cominciano a comparire, a volte facendosi concorrenza nel raggio di poche centinaia di metri (e anche qui, l’esperienza dei compro oro dovrebbe insegnare qualcosa).
Non è nulla di nuovo. Questa euforia è ciclica, e non è la prima volta che emerge nel settore del franchising. L’abbiamo già vissuta qualche anno fa con le energie rinnovabili, poi con i già citati compro oro. Ora è la volta della sigaretta elettronica.
C’è qualcosa di male in tutto ciò? No, ma a condizione di muoversi con i piedi di piombo, perchè come al solito ci possono essere persone con pochi scrupoli (e ci sono) che cavalcano l’onda del momento per improvvisarsi una rete franchising e vendere un’affiliazione che, è proprio il caso di dirlo, rischia di andare in fumo nel giro di poco tempo. Vedremo più avanti come cautelarci da tale evenienza.
Prima di farlo, vorrei fare una considerazione di cui spero possiate fare tesoro. Cosa determina il successo di un punto vendita in franchising?
Potremmo elencare un’infinità di caratteristiche, e tra queste la tipologia di prodotto o servizio, nel caso specifico le sigarette elettroniche, gioca senza dubbio la sua importanza. Eppure, al di là del prodotto vero e proprio, ciò che distingue un franchising di successo da uno destinato a colare a picco entro 12 mesi è il fatto che il franchisor, per intenderci l’affiliante, abbia sperimentato con cura il sistema franchising prima di proporlo agli altri, abbia testato l’organizzazione, la struttura, la trasmissione delle proprie competenze a terzi.
Come fare per sapere se ha ottemperato a tutto ciò? (lo ripeterò fino allo sfinimento: questa è la prima cosa che dovete verificare in un franchising!). Occorre controllare che abbia attivato i cosiddetti “punti pilota” (tra l’altro obbligatori per legge). Cos’è un punto pilota? Null’altro che punti vendita del tutto simili a quelli proposti in affiliazione, ma che fanno capo all’affiliante, che li ha utilizzati da almeno 12 mesi proprio per sperimentare non quanto il prodotto “tira” (errore comune che i franchisor commettono) bensì l’efficacia della formula franchising.
E qui qualche perplessità mi sorge, e proprio su questo punto vi invito a focalizzare la vostra attenzione. Statistiche alla mano, quando un settore è soggetto alla moda del momento, e non ci sono dubbi circa il fatto che il franchising delle sigarette elettroniche lo sia, il rischio che l’iniziativa in franchising sia stata messa insieme di corsa, proprio per cavalcare l’onda del momento, quindi con una sperimentazione insufficiente o addirittura inesistente, è molto concreto. In tali circostanza saranno proprio i primi franchisee a sperimentare la funzionalità e l’organizzazione della rete franchising. Auguri.
Chiarito questo punto, passiamo a domandarci quale potenzialità possa avere il mercato delle sigarette elettroniche. Difficile dirlo. Se dovessimo fare tale valutazione da un punto di vista esclusivamente emotivo, specie in relazione al fatto che la sigaretta elettronica è stato uno dei regali più ricorrenti in occasione del Natale 2012, non potremmo che precipitarci ad aprire un negozio, stante l’interesse che la gente manifesta per l’argomento.
Naturalmente, anche (e aggiungerei soprattutto) questo tipo di franchising non può che essere oggetto di tutte quelle verifiche di cui questo blog si occupa da sempre (si vedano gli articoli correlati in fondo alla pagina). Purtroppo, al momento succede molto spesso il contrario. Alcuni franchisor, abili venditori, fanno leva sulla parte emotiva della situazione, sul fatto che la tal zona verrà assegnata ad altri se non provvedi a firmare di corsa, sulle chimere di fatturati spaventosi, tutti da dimostrare, sull’efficacia della sigaretta elettronica in termini di salute (anche questa tutta da dimostrare) e via dicendo. Insomma, firma subito, perchè interessati alla tua zona abbiamo già altri due candidati, e se non ti spicci perderai l’occasione della tua vita. Anche qui, nulla di nuovo.
Questo aspetto è aggravato dal fatto che l’utenza interessata a tale tipo di franchising è per lo più molto giovane, spesso con pochissima o nessuna esperienza nel mondo del commercio, quindi potenzialmente ancora più vulnerabile.
NON FATEVI INGANNARE DA QUESTE PROPOSTE ! Controllate tutto, prendetevi il tempo necessario, e soprattutto incaricate un consulente che possa seguirvi, che possa controllare il contratto, la struttura della franchise, i bilanci dell’azienda e più in generale la proposta in franchising nella sua interezza. Sarà una spesa supplementare rispetto alla mera affiliazione, certo, ma è sul vostro futuro che state investendo. A meno che vogliate entrare a far parte del nutrito gruppo di persone che si ritrovano dopo dodici mesi dalla firma del contratto a ingrassare avvocati e tribunali.
Si al franchising delle sigarette elettroniche, quindi (anche se, come già detto nell’articolo precedente, lo vedo più come servizio complementare ad un’altra attività piuttosto che un punto vendita mono prodotto). Ma la parola d’ordine deve essere sempre la stessa: prudenza e ancora prudenza.
Hai provato la sigaretta elettronica? Come ti trovi? Cosa ne pensi? Stai avviando o hai già avviato un franchising di sigarette elettroniche? Come funziona? Lascia il tuo commento qui sotto. Sarà utile a tutti.
Io uso la sigaretta elettronica da due mesi e mi trovo bene. Non ho smesso di fumare, non serve per questo, ma mi sento molto meglio per quanto riguarda polmoni e respiro. Non credo ai detrattori che ne parlano male. Credo sia un ottimo prodotto e lo consiglio ai fumatori incalliti
Hai avuto occasione di usare una sigaretta elettronica? Come ti trovi? La consiglieresti? Lascia il tuo commento qui sotto.
Hanno regalato la sigaretta elettronica al mio ragazzo e per curiosità ho voluto provarla. Premetto di non essere una gran fumatrice perchè fumo al massimo 2 sigarette al giorno..credo che la sigaretta elettronica funzioni solo se chi la usa è davvero determinato a diminuire o a smettere di fumare..il fattore psicologico è fondamentale.
Sono una fumatrice da oltre vent’anni…e finalmente ho smesso di dover comprare quelle odiose, ma tanto amate sigarette!!
Trovo che la sigaretta elettronica sia uno strumento molto valido, un’ottima alternativa per quelli che, come me, sono sempre stati dipendenti da quella che credevamo ai tempi un’abitudine solo piacevole e che poi si è rivelata una vera e propria tossicodipendenza!
Grazie per il tuo contributo, Carmen.
In effetti mi pare di sentire solo giudizi positivi sulle sigarette elettroniche. Nessuno che abbia avuto un’esperienza negativa e sia rimasto deluso? Se ci siete battete un colpo (o, meglio, lasciate un commento).