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Franchising Distributori Automatici: luci ed ombre

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Il franchising distributori automatici viene reclamizzato come un’attività che richiede solo un piccolo investimento di tempo, l’indispensabile per riempire la macchina e recuperare il denaro, che l’apparecchio dovrebbe aver incassato mentre l’esercente si occupava di altro.
Uno dei punti di forza della pubblicità è proprio il fatto che tale attività si presterebbe come secondo lavoro, grazie al modesto impegno di tempo richiesto.

Ma le cose stanno davvero così? Non sempre. Anzi, ben di rado.

Questo tipo di franchising, come del resto buona parte di quelli che hanno a che fare con dispositivi più o meno complessi (ne abbiamo parlato nell’articolo delle energie rinnovabili a proposito degli impianti solari) richiede sempre e comunque una costante assistenza sull’apparecchiatura.
Ed ecco il punto debole: l’assistenza.

Trattandosi di macchine, è inevitabile  che possano presentare disfunzioni, anomalie, o addirittura andare fuori uso. Ora, se il franchisor interviene tempestivamente, magari grazie a un dispositivo di controllo remoto che non debba neppure allertare il franchisee, il problema non esiste: nell’istante in cui avviene un malfunzionamento, la centrale della casa madre lo rileva e si attiva immediatamente per l’intervento.
Questa però è pura fantascienza, perchè in realta’ le cose stanno molto spesso in maniera ben diversa.

Il mancato tempestivo intervento del franchisor in occasione di una disfunzione, o peggio ancora il totale disinteresse – “tanto è contrattualmente a carico dell’affiliato”, rappresenta proprio la causa principale per cui il  franchising dei distributori automatici rischia il naufragio. Occorre quindi chiarire bene sul contratto chi deve intervenire, quando e in quanto tempo. Così come occorre chiarire che l’eventuale fermo macchina, che produce evidentemente un mancato reddito, debba essere addebitato alla parte inadempiente.

Tutto qua? Purtroppo no. Altri problemi si segnalano sulla reperibilità del luogo ove installare i distributori. Alcuni franchisor lasciano intendere che saranno loro ad occuparsi della ricerca, salvo poi limitarsi a consigli più o meno circostanziati che di fatto demandano l’incombenza all’affiliato. E la location e’ uno dei fattori che puo’ pregiudicare il successo dell’attivita’. Altra cosa da specificare bene sul contratto.

Per finire, occhio a chiarire bene la zona di  competenza e di esclusiva, e di farla scrivere sul contratto (ricordo che la legge 129 non obbliga il franchisor a farlo, a meno che il franchisee lo richieda esplicitamente).

Se è chiaramente identificabile (il Comune di Sassuolo, la Provincia di Como, all’interno del Centro Commerciale Paperopoli) sarà sufficiente citare tali estremi sul contratto. Se viceversa è più aleatorio (la zona di, a ridosso di, di fronte a, ecc.) occorre produrre una mappa, evidenziare la zona, specificare se si intende in esclusiva o meno e citare tale documento nel contratto, che ne diverrà in tal modo parte integrante.

In ogni caso, il franchising distributori automatici, se lo si vuole gestire adeguatamente, va inteso come un’attività che richiede il suo tempo, non certo solo quello di caricare la macchina, ed è decisamente improponibile per chi ad esempio abbia un lavoro dipendente e poco tempo da impiegare. Come tutte le attivita’ in franchising, la bonta’ dell’offerta dipende dalla serieta’, dalla competenza e dall’organizzazione del franchisor. La sua riuscita, naturalmente, anche dall’impegno e dall’applicazione del franchisee.

La regola e’ sempre la stessa: contattare quanti piu’ affiliati possibile (almeno cinque) e ponete tutte le domande del caso. Usate una tecnica ben pianificata, ad esempio quella che suggerisco nell’ebook Lavorare in Franchising.

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4 thoughts on “Franchising Distributori Automatici: luci ed ombre

  1. Vicino a casa mia neanche un anno fa hanno aperto un distributore automatico in una zona parecchio strategica: passaggio di studenti, mercato, stazione..ma in pochi mesi ha chiuso. é veramente possibile guadagnare qualcosa con questo tipo di investimento?

    1. Se la zona era realmente strategica, la chiusura è quasi certamente dovuta ad uno o più dei motivi citati nell’articolo. Per rispondere alla tua domanda, ne vale la pena, a condizione che si faccia valutare attentamente il progetto da un professionista, altrimenti il rischio è elevato. Ma questo vale per tutti i franchising. A presto

  2. Uno dei motivi che mi ha fatto desistere da questa tipologia di franchising sono i danneggiamenti fortuiti o voluti che queste macchine subiscono. Qualche tempo fa, nel mio paese, un locale con diverse macchine fu completamente distrutto da un incendio doloso.

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