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Agenzia Matrimoniale. Cambiano i tempi…

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agenzia matrimoniale

Un tempo era l’agenzia matrimoniale.
Ora si sta evolvendo. Anzi no, diventa una nicchia.

agenzia matrimoniale

Autore: Roberto Zaretti

Agenzia matrimoniale. Questo termine a onor del vero è alquanto obsoleto, o per lo meno datato. Per anni l’agenzia matrimoniale ha rappresentato uno dei pochi sistemi per poter approcciare una persona di sesso opposto tramite un appuntamento combinato da terzi, la cui finalità fosse per l’appunto il matrimonio.

A farne uso, dagli anni 60 in poi, sono stati principalmente uomini, di ogni ceto sociale e cultura. Più limitata la pattuglia del gentil sesso, molto spesso presente nei cataloghi di in un’agenzia matrimoniale più in veste di “assortimento” che in quella di cliente.

Quando il mercato è arrivato in saturazione, complice anche una legislazione alquanto carente a riguardo, l’agenzia matrimoniale si è specializzata, arruolando donne straniere, desiderose di accasarsi in Italia e di prendere la cittadinanza.

Attorno a questo mercato sono fiorite speculazioni di ogni sorta, molto spesso sfociate nel penale. A cominciare dalle pseudo agenzie che arruolavano donne italiane disposte a sposare un extracomunitario per fargli ottenere la cittadinanza, salvo poi divorziare dopo qualche settimana.

Tutto ciò appartiene al passato, o per lo meno ha subito un ridimensionamento pesante, fino a venir confinato a un sottobosco più o meno legale. A stravolgere il mercato, manco a dirlo, è stato l’avvento di Internet.

L’agenzia matrimoniale ha subito progressive mutazioni, anche per adeguarsi al mutare della  società, dove l’istituzione del matrimonio ha perso progressivamente efficacia a favore delle unioni di fatto.

Ecco quindi che l’agenzia matrimoniale diventa agenzia per single, si arricchisce di cataloghi on line con tanto di schede tecniche, si occupa di organizzare eventi destinati ai single, apre alle donne, che diventano ora anche fruitrici del servizio, non più solo un obiettivo. Insomma, l’agenzia matrimoniale si evolve per adeguarsi ai tempi, esattamente come tante altre attività che la Rete ha in poco tempo provveduto a stravolgere.

Come era logico supporre, le iniziative sono fiorite e hanno raggiunto in poco tempo la saturazione, spostando sia il target sia la concorrenza da livello locale a livello mondiale.

Poco alla volta si sono distinte alcune grosse organizzazioni, spesso strutturatesi in franchising. Alcune sono agenzie matrimoniali convertite alla Rete, altre sono nate proprio grazie ad essa.

Si parlava di saturazione. La domanda è: si può ancora fare business in questo settore?

La risposta è la stessa che già abbiamo dato in altre occasioni, quando abbiamo parlato di ristorazione, di mercato immobiliare, di turismo.

C’è sempre spazio per nuove iniziative, che coprano nicchie specifiche, che propongano qualcosa di alternativo, fino a ieri impensabile. Vediamo qualche esempio di chi lo ha fatto, non tanto per copiarne l’idea quanto per fornire uno spunto che vada in questa direzione.

Girlshop (www.girlshop.it) è un servizio che punta al mondo femminile, tutelandolo. Le donne sono notoriamente (e giustamente) restie ad approcciare sconosciuti su Internet senza filtri. Ecco perché non si tratta della vecchia agenzia matrimoniale rivista e adattata alla Rete, bensì di un social network che si propone di combinare l’incontro tra persone, lasciando la scelta al gentil sesso.

Il suo scopo, come del resto quello delle agenzie di single, è mutato rispetto all’idea originale di agenzia matrimoniale. Ora l’incontro non è più finalizzato a trovare l’anima gemella, o per lo meno questo non è più l’obiettivo principale. Ora si cerca un partner per un’avventura, per un viaggio, per una trasgressione, e per altre mille motivazioni che solo fino a qualche anno fa avrebbero scandalizzato i ben pensanti.

In Girlshop è la donna a scegliere l’uomo, non viceversa. Solo una volta selezionato, l’uomo può scegliere se procedere al contatto o meno. Non è previsto il contrario. Gli uomini vengono letteralmente messi in un carrello virtuale, come si farebbe per un CD o un paio di calze acquistate su Ebay.

Questo meccanismo, di per sé semplice e originale, unito alla suddivisione dei contatti per territorio, età e altri parametri, ha consentito di differenziare un’iniziativa vecchia quanto il mondo, facendola percepire come innovativa e decretandone il successo.

Altro esempio di specializzazione, di nicchia, è rappresentato dalle agenzie di single virtuali destinate al mondo omosessuale. Apparentemente assurdo il fatto di andare a rinunciare a una cospicua fetta di potenziali clienti, gli eterosessuali, per di più in maggioranza, eppure efficace da un punto di vista del marketing, proprio perché trasmette una percezione di specializzazione, non di generalità. Questo è l’aspetto fondamentale su cui puntare.

Un altro esempio? Un’agenzia di incontri destinata a un target di fascia alta, disposta a spendere. Magari a sua volta ulteriormente sezionata in etero e omo. In sostanza, più andiamo a focalizzare l’offerta a un target specifico, anche se numericamente ridotto, più trasmettiamo un segnale di specializzazione, di professionalità mirata al target di riferimento.

Tornando all’esempio citato, la Berkeley International (questo il link) , con base a Londra, si occupa proprio di incontri tra persone di fascia sociale elevata, e lo fa a livello internazionale. Conta oltre 5000 utenti iscritti in tutto il mondo, e fattura oltre 5 milioni di Euro l’anno.

Si sono inventati una proposta innovativa. Un incaricato della Berkeley incontra il cliente in un hotel di prim’ordine, ne ascolta le richieste, lo consiglia, compila una scheda e propone candidati/e di pari livello. Se il cliente è donna, costei ha facoltà di scegliere se procedere direttamente al contatto piuttosto che essere contattata.

Cosa c’è di innovativo in tutto questo? Non è ciò che da trent’anni propone qualsiasi agenzia matrimoniale? Certo, ma il target è stato ristretto, e il formato rivisto alzando il livello della scenografia e dei servizi di contorno. Si è lavorato sui particolari, sui dettagli. E sui prezzi.

Insomma, il sistema per procedere, in questo settore e anche in altri, compresi quelli in crisi, prevede questi ingredienti:

  1. fantasia, per inventare oppure interpretare in modo diverso un servizio esistente;
  2. specializzazione, ovvero non sparare nel mucchio ma ritagliarsi una nicchia, curando solo quella;
  3. cura dei dettagli. Non è più tempo di improvvisare. Il passa parola vola in Internet. O si lavora bene o si lavora bene.
  4. perseveranza, ostinazione, obiettivi chiari e ben pianificati

Perché non provarci?

Hai avuto esperienza con un’agenzia matrimoniale? Lavori nel settore? Offri un franchising in tale settore? Commenta qui sotto.

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4 thoughts on “Agenzia Matrimoniale. Cambiano i tempi…

  1. Alcuni anni fa, ho avuto un’ esperienza con un’ agenzia matrimoniale quindi di tipo tradizionale, (scopo matrimonio per intenderci) e in effetti la differenza con la proposta attuale è abissale. Ho preso un appuntamento per il primo colloquio e devo riconoscere che non è stato facile rispondere con precisione alla mole di domande che ti sottopongono. Mi hanno proposto un paio di appuntamenti, la cosa confortante è che si svolgevano lì in agenzia, in un salotto in cui si poteva chiacchierare tranquillamente. Mi sono chiesta spesso in seguito su quali basi abbiano organizzato quegli incontri perchè non c’ erano affinità tra me e queste persone (Professionalità? Poca). Ho capito con il senno di poi, che bisogna avere le idee molto chiare e precise sulla persona che vuoi conoscere, ed è necessaria la sincerità, perchè anche se viene tracciato un profilo della personalità dall’ agenzia, non è sempre facile riuscire a capire in un’ora la personalità del soggetto che stai selezionando. Ripeto: preparazione e professionalità? Poca. Forse mi sbaglio!

    1. Grazie Loredana. Il vantaggio della Rete rispetto a una gestione come quella che descrivi è probabilmente quello che non c’è più spazio per chi lavora in modo poco professionale. Ora le informazioni viaggiano sulla punta di un click, e un servizio scadente diventa ospite di blog e forum in un attimo, viene linkato dai motori di ricerca e rimane visibile per sempre.
      Speriamo che serva a migliorare la qualità dell’offerta e i risultati. A presto

  2. Legami di Vita …e non solo è la nostra agenzia per single nata negli anni ’90 , abbiamo vissuto quanto descritto nell’articolo, cioè la saturazione del mercato anche da parte di soggetti che hanno solo approfittato dei sentimenti di chi si è affidato a loro in un particolare momento della lita e i cambiamenti richiesti dalle mutate condizioni sociali piuttosto che dall’avvento della rete Internet
    La nostra esperienza ci dice che questo servizio non può essere improvvisato, ma richiede professionalità, serietà, moralità ed onestà. Grazie a queste caratteristiche siamo rimaste sul mercato e da settembre 2013 ci siamo strutturate in franchising aprendo 5 nuove sedi.
    Siamo presenti anche in rete, ma il contatto diretto con i nostri utenti resta il cardine dell’attività per evitare la spersonalizzazione di un servizio così delicato.
    La possibilità di fare business in questo settore è legata soprattutto al modo in cui si lavora: è un servizio molto particolare, perchè chi si rivolge a noi si affida a noi, per questo è indispensabile la professionalità, senza inventare nulla.
    Ai nostri affiliati trasmettiamo la metodologia di Legami di vita …e non solo, ma anche l’etica e la nostra filosofia, per avviare e proseguire un’attività economicamente redditizia e di personale soddisfazione.

  3. Agenzia per single, non so quanto tempo ci ho dedicato, organizzandola, creandola..anzi cercando di crearla, èeccato che depositi il marchio presso camera di commercio…ti fai assistere da una persona “competente” per l’avvio corretto, e..ti vedi rispondere che la tua idea non va bene..fallirebbe… e dopo 2 mesi ti ritrovi un’agenzia per single con lo stesso nome ( variato di una sola accento, con gli stessi servizi,offerte, tutto… ti fai passare per un “candidato” e ti trovi davanti la moglie di colui a cui ti sei rivolta per “accompagnarti all’attività” un professionista..per evitare che butti via i soldi e chiudi…, ma che ti rubasse l’idea..è il colpo…

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